
Monte dei Paschi di Siena
Un amore lungo mezzo millennio finito in tragedia
- 90
- Free Chap
DI COSA PARLA
Siena, 6 marzo 2013. Sono da poco passate le 21 quando da una finestra del terzo piano un corpo piomba sul selciato bagnato di un vicolo laterale della centralissima Via dei Rossi.
Nessuno se ne accorge. Il vicolo non ha sbocco.
E’ buio e deserto e lungo solo poche decine di metri. Non ha neanche un nome, non vi si affacciano finestre di abitazioni civili, ma solo di uffici vuoti per l’ora ormai notturna.
In questi 30 anni si è consumato un fenomeno di carattere antropologico, che ha segnato l’inizio della fine. Quei signori avidi di potere e prebende non hanno saputo (o voluto) capire a quali rischi sarebbero state esposte la Città e le sue istituzioni se si fosse ordita la demolizione dei forti sentimenti e delle passioni che le univano.
Finito il Monte dei Paschi, finita la ricchezza da consumare, solo allora i barbari avrebbero mollato la preda ormai spolpata e esanime.
Cosa Dicono
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Luca
In Italia da sempre le banche private hanno la brutta abitudine di fallire, anche se il concetto di “fallimento” – giuridicamente parlando – è improprio per un banca in crisi. Hanno cominciato a fallire sin dagli albori dello stato unitario e da allora non hanno più smesso. Il Monte dei Paschi di Siena rappresenta l’ennesimo esempio di istituto di credito dove politica e interessi particolari hanno prevalso sugli interessi pubblici. Del resto se si trasforma un istituto di credito di diritto pubblico in una banca privata cosa ci possiamo aspettare? Chi potrebbe andare incontro ai cittadini e alle imprese in difficoltà se non lo Stato? Mai come oggi quindi l’esigenza di una grande banca pubblica in Italia si fa sentire.
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Tajarin
É necessario leggerlo per poter capire quali immonde porcherie sono state fatte ai Senesi con lo scippo del MPS. Una triste pagina di storia italiana ancora da finire di scrivere
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FrancescoGF
Il libro è molto chiaro e scorrevole.
L’autore rende facilmente comprensibile alcuni concetti economici anche a persone che, come me, sono a digiuno di studi economici.
E’ sicuramente un libro da leggere se si vuole avere un quadro più chiaro su quello che è accaduto e sta accadendo ad una delle più importanti e, fino ad ora, longeve banca italiana.
Un saluto a tutti.